BUONA STRADA A TUTTI (summer break)

31 07 2009

Anche il Circolo dei Viaggiatori si riposa un po’. Breve pausa e poi si ricomincia.

Ovviamente vi ricordo il gioco/contest/gara (chiamamolo come ci pare) che scada il 9/9/09.CONTEST S4C

Bene, rilassatevi, riposate, scattate tante foto, viaggiate o semplicemente leggete e fantasticate.

Insomma….vivete! 🙂

Antonio

Colosseo-3102





PAH-TAK: l’ascella del Sudest asiatico

29 07 2009

Chi non ha mai sentito parlare della meravigliosa isola di Pah-Tak?

pah takRovistando nella Libreria del viaggiatore, qualche giorno fa, mi è capitata tra le mani una nuova guida di Pah-Tak edita da Rizzoli (che vi invito ad acquistare e non entro nei dettagli per lasciarvi il gusto della sorpresa ma, credetemi, ne vale davvero la pena).

Anche detta la “patria del colpo di sole”, questo paradiso tropicale  è stato purtroppo (lo saprete certamente) associato per troppo tempo ad atrocità, miseria e massacri (il tutto unito ad un livello molto scarso dei duty-free). Ma per fortuna, oggi è una nazione pacifica e ovunque i cittadini che per anni hanno fatto parte di spietate milizie clandestine vi accoglieranno a braccia aperte (anche solo con uno, nella maggior parte dei casi purtroppo).

Non vedo l’ora di andarci per raccontarvelo (e per far questo attingerò a piene mani da quella bellissima guida che, in ogni caso, dovreste tutti avere) anche perchè è sicuramente una terra di forti ed evidenti constrasti se è vero che la polizia stradale indossa delle mascherine ma i chirughi no. O ancora, è una terra dove gettare i rifiuti per strada è un reato penale ma si può ricorrere alla tortura per riscuotere l’affitto da un proprio inquilino.

E’ anche un’isola molto esclusiva, comunque, dove in certi lodges il lusso è tale che il personale viene licenziato ogni giorno solo per garantirne la freschezza! Roba da matti…e noi che ci vantiamo tanto in Europa….

La bandiera di Pah Tak

La bandiera di Pah Tak

Per quanto riguarda la cucina, invece, nonostante le tante voci che ne decantano la varietà e la bontà, sono un po’ intimidito dalla tanto pubblicizzata “esplosività” dei suoi piatti. La cucina patakkese è una miscela saporita di peperoncino, aglio e pepe a cui occasionalmente viene aggiunto del cibo. Il ricordo di quei pasti, dicono, vi accompagnerà a lungo anche quando avrete ormai eliminato i parassiti intestinali da un pezzo.

Ultime parole (e poi vi lascio, perchè sono certissimo che andrete su Google Earth a cercare Pah-Tak) sugli abitanti, vera attrattiva dell’isola.  Si autodefiniscono un mix di gentilezza e maoismo militane e sono cortesi ed estroversi e, soprattutto, amanti delle buone maniere. Non urla nessuno, non si altera nessuno.

Saluti rituali patakkesi

Saluti rituali patakkesi

Anzi, vi capiterà di assistere a qualche tamponamento stradale. Vedrete uscire gli automobilisti per scambiarsi dei doni. Un’usanza sicuramente da importare anche da noi (al momento qui fuori, a Roma, due si stanno picchiando senza apparente motivo).

 

Il Pah-tak, insomma, ha un piede ben piantato nel passato e l’altro che si muove deciso in avanti: una nazione che gira su se stessa!

Procuratevi la guida, godetevela tutta ed andateci presto!

Antonio

PS una NOTA SANITARIA per quanti intendono andarci questa estate e che possono quindi stare tranquilli: non si ha notizia di nuovi casi di SARS ne’ di influenza aviaria dallo scorso anno, quando il governo (di cui vi parlerò prossimamente) lanciò un massicco programma di profilassi allontanando tutti i giornalisti dal Paese

PPS il Pah-Tak  è detto “l’ascella del Sudest asiatico” per il caldo, l’umido e la lussureggiante vegetazione che lo ricopre quasi interamente.

(CONTINUA IN ALTRO POST)

🙂

PPS Un piccolo regalino per voi, restando in tema di colpo di sole e vacanze. Buon divertimento:

PPPS Ho scoperto che la Costituzione del Pah-Tak è stata scopiazzata da modelli stranieri mal tradotti. Il documento, infatti, tra le altre cose, garantisce il “diretto al lavoro” per tutti i cittadini, unico caso al mondo di pendolarismo ferroviario sancito da una carta costituzionale. E noi l’abbiamo tradotto male!





buona notizia: in Sud Africa il vino diventa nero

27 07 2009

Ottima, ottima, ottima notizia!
Nello splendido Sud Africa, in particolare nella regione di Cape Town, uno degli ultimi baluardi bianchi è stato travolto.

(foto AA)

(foto AA)

Dal prossimo ottobre, infatti, l’azione vinicola Thandi sarà detenuta interamente dai propri dipendenti di colore che quindi, in qualità di unici azionisti, si occuperanno di tutte le fasi del lavoro.

Poco più di tre secoli fa il conquistatore olandese Jan van Riebeeck piantò in quella zona il primo vigneto dando inizio ad una delle più belle realtà vinicole mondiali (il SA è il nono produttore al mondo e, credetemi, il vino è davvero eccellente). Ed ora, dopo che i lavoratori di colore, a seguito della fine della segregazione razziale, hanno acquisito la necessaria esperienza, questa azienda…coltiva l’amore!

Sì, perchè “Thandi”, nella lingua locale Xhosa vuol dire proprio “coltivare l’amore”!

una casa vinicola nella regione di Cape Town (foto AA)

una casa vinicola nella regione di Cape Town (foto AA)

Ciò che rende degna di segnalazione questa notizia non è solo il superamento della barriera “bianca” in uno dei mercati tradizionalmente più…bianchi del mondo (a parte i vini rossi, si intende. ok ok, perdonate la facile battuta). Ma è anche il fatto che il principio guida di Thandi, in effetti fin dall’inizio pur nel periodo di partecipazione mista, è stato “investire sui gruppi di contadini più svantaggiati”, come si legge nel loro sito. Un prodotto del commercio equo e solidale, pertanto.

E come tale, il Circolo dei Viaggiatori non può non segnalarlo e raccomandarlo!

Ricordo un recente viaggio in quei luoghi. E ricordo la passione sudafricana per il vino. Notai una cultura vinicola sicuramente più diffusa che da noi. E ricordo un personaggio straordinario: un sommelier in una piccola casa vinicola, nei dintorni di Stellembosch.

il wine ambassador! (foto AA)

il wine ambassador! (foto AA)

La location era straordinaria: sulle pendici di dolci colline con scenari a metà strada tra il Chianti, la Loira e l’Irlanda. E lui…beh…sul suo biglietto da visita aveva scritto “Wine Ambassador” tanto amava il suo vino e tanta era la cura nella presentazione agli ospiti della storia delle singole bottiglie.

Che dire….viva questa diplomazia allora!

Antonio

PS date un’occhiata ai progetti sociali di Thandi





Blog on a dusty road: puglia al volo

25 07 2009

Nella mia Puglia per un brevissimo fine settimana.

La strada che collega Martina Franca a Ceglie è piena di chiesette ai bordi. Alcune bianchissime (le migliori), altre dai colori opinabili.

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Dalla macchina Ostuni appare più banca che mai.
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Il termometro segna 41 gradi. È tempo di una sosta e di un bagno

A





Andata e Ritorno: raccontate il vostro viaggio

19 07 2009

[musica per l’andata:  DESTINATION ANYWHERE, The Committments]

[musica per il ritorno: WAY BACK HOME di Winston McAnuff & the Bazbaz Orchestra]

Siete quasi tutti in procinto di partire; qualcuno andrà lontano, qualcuno vicino.

Ritornerete e ne avrete da raccontare.

Dall’iniziativa di alcuni blog logicamente affini e contigui per contenuto e “filosofia” nasce la prima edizione di un gioco che, per comodità, abbiamo chiamato “photo contest”. Ma è più di un gioco (perchè un viaggio è una cosa seria) e meno di un concorso tradizionale (niente premi costosi, niente soldi). Solo il pure gusto di riattivare la nostra creatività per il puro gusto di farlo e di condividere delle emozioni.

I migliori (o “i vincitori” restando in tema di contest) saranno presentati il 26 settembre prossimo in una cornice straordinaria: il Festival della Letteratura di Viaggio che si terrà a Roma presso la Società Geografica Italiana nella magnifica Villa Celimontana.

Un’occasione imperdibile dunque! Ecco la locandina del gioco/concorso. Non vi spiego altro.

Ma ne riparleremo.

Antonio

PS i blog promotori sono, oltre a questo:

SHOOT FOR CHANGE

DONNE CON LA VALIGIA

Tutti gli altri blogger che riterranno di aderire alla nostra iniziativa potranno usare la locandina qui sotto. Grazie a tutti e…..SHOOT FOR CHANGE!

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CONTEST S4C





il viaggio dei viaggi: la Luna

16 07 2009

terra_lunaFesteggiamo in questi giorni uno dei viaggi più incredibili che l’Uomo abbia mai compiuto da quando ha varcato le colonne d’Ercole: quello sulla Luna.

Niente ricostruzioni storiche, niente retorica di viaggio, niente spiegazioni politiche sulla Guerra Fredda di quel tempo.

Vorrei commemorare quell’incredibile giorno con stralci di uno dei più grandi romanzi di….”viaggio” mai scritti da Verne: “Dalla Terra alla Luna” e poi un paio di video…

Ciao Luna

A

L’astro delle notti, per la sua vicinanza relativa e lo spettacolo rapidamente rinnovato delle sue fasi diverse, a bella prima ha diviso col Sole l’attenzione degli abitanti della Terra; ma il Sole stanca lo sguardo e gli splendori della sua luce obbligano i contemplatori a chinare gli occhi.

La bionda Febe, all’incontro più umana, si compiace di lasciarsi vedere nella sua grazia modesta; ell’è dolce all’occhio, poco ambiziosa; però si permette talvolta di eclissare il fratello, il radiante Apollo, senza mai essere eclissata da lui. I Maomettani hanno compreso la riconoscenza che dovevano a questa fedele amica della Terra, ed hanno regolato i loro mesi sopra le sue rivoluzioni.

 I primi popoli professarono un culto particolare alla casta dea. Gli egiziani la chiamavano Iside, i Fenicî Astarte, i Greci l’adorarono sotto il nome di Febe, figlia di Latona e di Giove, e spiegavano i suoi eclissi colle visite misteriose di Diana al bell’Endimione. se vuolsi prestar fede alla leggenda mitologica, il leone di Nemea percorse le campagne della Luna prima della sua apparizione sulla Terra, ed il poeta Ayesianax, citato da Plutarco, celebrò ne’ suoi versi i dolci occhi, il naso vezzosino e la bocca gentile, formati dalle parti luminose dell’adorabile Selene

(…)

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La proposta di Barbicane aveva avuto per esito immediato di rimettere

all’ordine del giorno tutti i fatti astronomici relativi all’astro delle notti.

Ognuno si pose a studiarlo assiduamente. Sembrava che la Luna apparisse per la prima volta sull’orizzonte e che nessuno l’avesse peranco veduta nel cielo. Diventò di moda, senza per questo parere meno modesta, e pigliò posto tra le «stelle» senza dar a vedere maggior orgoglio. I giornali ravvivarono i vecchi aneddoti dei quali questo «Sole dei lupi» rappresentava una parte; essi ricordarono le influenze attribuitegli dall’ignoranza della prima età; essi la cantarono su tutti i toni, poco mancava che non citassero i suoi motti spiritosi; l’America intera fu invasa da Selenomania.

 

 

 E quando l’avventuriero Michele Ardan scompiglia le carte annunciando di unirsi alla spedizione:

« Signori, diss’egli, nessun segno d’approvazione o di riprovazione qui è proibito. Ci siamo intesi e comincio. E innanzi tutto, non dimenticatelo, voi avete da fare con un ignorante; ma la sua ignoranza si spinge tant’oltre, ch’egli perfino ignora le difficoltà. Gli è dunque sembrato fosse cosa semplice, naturale, facile, il pigliar posto in un proiettile e partire per la Luna. Tal viaggio tosto o tardi doveva farsi, e quanto al modo di locomozione adottato, esso segue semplicemente la legge del progresso. L’uomo ha cominciato col viaggiare a quattro zampe, poi un bel giorno, su due piedi, poi in carretta, poi in cocchio, poi in biroccio, poi in diligenza, poi in istrada ferrata; ebbene! il proiettile è la carrozza dell’avvenire, e, a dirla, i pianeti non sono che proiettili, semplici palle da cannone lanciate dalla mano del Creatore.” (…)

 [E SULLE CONSEGUENZE DI UNA FOTO CHE LA LUNA STESSA CI HA REGALATO LEGGETE QUI]

Ed ora un piccolissimo omaggio a tutti gli uomini che, a partire dalle missioni Apollo per continuare con quelle dello Shuttle hanno dato corpo e mente al sogno di un viaggio oltre tutti i confini visibili:

 





La libreria del viaggiatore

15 07 2009

[questo post “intellettuale” si legge ascoltando: TRAVELLING MIND di Manuel Galvin ]

C’è una piccola oasi a Roma. In una strada il cui nome sembra essere stato scelto di proposito, via del Pellegrino. E’ la Libreria del Viaggiatore…

Molti frequentatori di questo blog la conoscono già;  è facile incontrarli lì, tra gli scaffali pieni di libri, musica, guide, carte geografiche, cd.

Gli altri…beh, gli altri possono immaginarla così. Un piccola, piccolissima libreria tematica. Ma non rivolta ai viaggi in genere. E’ dedicata all’IDEA di viaggio.

Se avete bisogno di una semplice guida turistica, forse avete sbagliato posto. O meglio, trovate anche quella. Entrare, e restare, nella Libreria del viaggiatore comporta tempo. Da dedicare, con curiosità, a ricevere stimoli ed idee. Ad alimentare l’idea di viaggio.

Il proprietario, ed amico, Bruno è un personaggio straordinario che ha fatto di una passione un lavoro. E, paradossalmente, è un sedentario! 🙂 Ma lì dentro, c’è da giurarci, viaggia dalla mattina alla sera.

Un consiglio? Andateci.

Antonio

Bruno, il proprietario della Libreria del viaggiatore (foto AA)

Bruno, il proprietario della Libreria del viaggiatore (foto AA)





Viaggiatori=reazionari?

1 07 2009

Per queste brevi considerazioni consiglio l’ascolto di:

[Consiglio musicale Yin: NOMAD’S LAND di Melissa Mars ]

[Consiglio musicale Yang: FREE PEOPLE di Stefano Raffaelli]

Leggo che l’umanità ha sempre utilizzato il viaggio come un antitodo al controllo autoritario e alla strutturazione gerarchica.

Interessante.

Continuo leggendo che, in effetti, il primo dovere di un missionario è quello di trasformare le popolazioni nomadi in sedentarie.

Interessante.

Quindi, essere sedentari significa essere governati.

Interessante.

…partiamo?

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