PLaying for change II: One Love. E se….

4 12 2008

La segnalazione dell’iniziativa Playing for change è stata apprezzata. L’idea è piaciuta.

Ecco il secondo video (o meglio, un estratto, visto che non riesco a trovare la versione intera):

Leggendo i commenti ricevuti qui e quelli trovati sugli altri blog (grazie) che hanno segnalato il video, sto cominciando a pensare. E se….e se anche noi facessimo qualcosa del genere? 

Magari non un video musicale (anche se si potrebbe, sia chiaro). Ma con qualcosa di piu’ immediato e facilmente realizzabile. Ad esempio, un’iniziativa fotografica comune.

Ho parecchie idee. Ve la sentite di provare?

Parliamone.

Antonio

—-

AGGIORNAMENTO

Fermi tutti, ho trovato un video più lungo. E’ un’intervista al fondatore dell’associazione Playing for Change, Mark Johnson.





Assolutamente geniale: la VERA Jam session globale

2 12 2008

Assolutamente geniale. Mi ringrazierete, se già non conoscete l’iniziativa. Si chiama  PLAYING FOR CHANGE: PEACE THROUGH MUSIC e si tratta, sostanzialmente, di una mega jam session tra persone distanti continenti. Sono tutti buskers, artisti di strada, ai quali è stato chiesto di suonare/cantare un pezzo famoso (per il momento, da quel che mi risulta, due: Stand By Me e One Love).

E’ un’iniziativa nell’ambito di una Fondazione no-profit con la finalità di fare un network di altre iniziative di solidarietà che hanno la musica come filo conduttore. dalle periferie povere della Louisiana agli slums sudafricani. Dal Venezuela ad un balcone di una città del Congo…

Non so voi…ma a me sono venuti i brividi….

Godetevi fino in fondo Stan By me e poi ditemi.

Antonio

————