Silenzio

27 11 2008

SILENZIO

Questa volta niente musica su questo blog. Ciò che sta accadendo a Mumbai, è una ferita al cuore di uno dei Paesi che ha fatto della non violenza il suo tratto genetico. Certo, le tensioni tra hindu e musulmani sono ataviche e spesso sono sfociate in sanguinari scontri.

L’India ci è rimasta nel cuore dopo un viaggio bellissimo (raccontato a lungo sul mio vecchio blog e, ancora meglio, dalla gatta). Di foto ce ne sarebbero tantissime e, uno di questi giorni, ve le proporrò.

Oggi posto solo questo. Un ricordo di un tramonto color rosso sangue. Mi sembra tristemente appropriato.

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OLIVE!

10 11 2008

 

[QUESTO POST OLEOSO SI LEGGE ASCOLTANDO: THE GARDEN OF OLIVES di Martyn Bates]

olive

Certo, non è un soggetto molto originale. Ma quando si vive in una metropoli e si ha a che fare col traffico, con lo smog, con i rumori della città, col nervosismo quotidiano….il semplice passare una giornata in campagna a raccogliere le proprie olive con un contadino….beh, forse E’ una notizia.

La notizia è che si può riscoprire una dimensione più umana a contatto con la natura; si può ripescare le vecchie abitudini, ormai abbandonate tra msn, skype, Facebook ed affini, della chiaccherata tra gli alberi durante il lavoro; del tragitto verso il frantoio con una vecchia Ape carica delle tue olive, sperando che l’olio, quest’anno, sia buono.

A pensarci, è proprio questa la notizia:

Si può fare.

E detto da uno che, a detta di tutti, non può vivere senza Internet, palmari, ipod, satelliti e compagnia bella, c’è da crederci.

Alcune note sulla fotografie che vedrete (se ne avrete la pazienza):

1. il contadino si chiama Vincenzo ed è un contadino VERO. Uno di quello che la terra la conosce davvero e che la rispetta. Ieri ci ha detto anche lui di essere rimasto molto piacevolmente sorpreso di aver incontrato due persone giovani (ma sì, dai, tutto sommato molto giovani…) con la voglia di imparare a conoscere la campagna e senza la paura di sporcarsi di terra.

2. il frantoio si trova nel cuore della valle d’Itria. Per raggiungerlo abbiamo stivato l’Ape di Vincenzo dei quasi due quintali di olive raccolte sabato e l’abbiamo seguito a passo d’uomo lungo bellissimi tratturi (le viuzze puntellate di trulli bianchissimi);

3. l’olio che otterremo, ci è stato detto, è di media acidità, leggermente amaro e molto buono (chissà). 

Di certo sarà bello condire le bruschette e l’insalata con il frutto del proprio lavoro.

Sì, forse è davvero questa la notizia:

Si può fare.

Antonio

 





Colorare una città

29 10 2008

[CON QUESTO POST SI ASCOLTA: THE CITY di Joe Purdy,]….vi aspettavate Grazie Roma o Roma capoccia, eh?

[proposta musicale alternativa: WHEN IN ROME dei Nickel Creek]

 

Qui a Roma non tira una bella aria ultimamente. Cortei, manifestazioni, oggi scontri violenti. Gente perennemente nervosa, traffico spesso in tilt. Insomma, non il posto più piacevole del mondo ultimamente.

Rahda, commentando un mio post, dice che noi italiani, spesso, scioperiamo anche per dare colore alle nostre città. Mi ha fatto sorridere perche’ mi ha ricordato un amico napoletano trasferitosi a Strasburgo. Dopo qualche mese, abbastanza depresso, mi ha chiamato dicendo che si annoiava terribilmente….perchè in auto, nel traffico, non succedeva mai nulla. 🙂

Tutto è relativo, insomma.

E per quanto riguarda il colore delle città….beh, io preferisco questo (anche se disapprovo quel gesto):

 

La fontana di Trevi rossa

La fontana di Trevi rossa

 

E questa è la Roma che mi piace….

La Roma dei giocolieri di (e da) strada:

 

Artista di e da strada

Artista di e da strada

 

 

 

 

 

E quella delle icone:

 

Pantheon

Pantheon

 

 

 

 

 

 

 

 

 

piazza del Pantheon

piazza del Pantheon

 

 

 

 

E la Roma della quotidianità:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bene, vi ho abboffato di foto anche oggi 🙂

Buona serata a tutti,

Antonio





Altro giro altro salto

26 10 2008

 

il trampolino della piscina del Kursal ad Ostia

il trampolino della piscina del Kursal ad Ostia

[QUESTO BREVE POST DOMENICALE SI LEGGE SALTANDO E ASCOLTANDO: JUMP dei Van Halen, ovviamente]

 

 

Jump

Jump

 

 

Un altro jumper si è unito alla comunity!

Una passeggiata al mare ieri, ad Ostia. Speravo di uscire in barca a vela ma il vento si è fatto attendere. Ne abbiamo approfittato per vedere da vicino quello che abbiamo sempre avuto davanti agli occhi: il maestoso trampolino del mitico stabilimento Kursal. Nota meta turistica negli anni 50 ed immortalato in innumerevoli film in bianco e nero. Ma il trampolino è a colori. Sgargianti.

Ed è un piacere….saltarci!!!! 😉

Antonio

PS se vi capita, andate a vederlo. E’ impressionante





Una foto ricordo a Lhasa

2 10 2008

[NOTA MUSICALE – questo post si legge con questa: Lhasa Chaktsul

Mi capita, ogni tanto, di ripescare foto di viaggi, recenti e non.
Ce n’è una in particolare che mi piace rivedere.
E’ questa

Interno a Lhasa

Interno a Lhasa

Eravamo a Lhasa, la capitale del Tibet, che in tibetano vuol dire “il trono di Dio”. Io, la gatta e una coppia di amici.

La nostra guida e l’autista, al termine di una faticosa giornata spesa a raggiungere un monastero piuttosto lontano (avevamo ancora le narici piene dell’intenso odore di burro di yak), ci propone una sosta a casa di quest’ultima, nella periferia di Lhasa.

Una periferia povera (non che il centro sia molto meglio, intendiamoci), costellata di casette e baracche apparentemente prive anche dei servizi essenziali. L’apparenza non ingannava. Siamo stati ospitati proprio in una di queste piccole abitazioni con bagno a cielo aperto, per consentire all’autista di salutare la propria famiglia, e in particolare il bambino avuto di recente dalla giovane moglie.

Grandiosa ospitalità, acqua fresca, frutta, the al burro di yak. Il solito cerimoniale tibetano che tanto ci ha fatto amare questa gente.

Ho scattato la foto in un momento in cui tutti si muovevano. La stanzetta era un continuo andirivieni di gente, ma quel bambino mi fissava come solo i bambini sanno fare.

Da allora mi è rimasto impresso ed è difficile dimenticarlo.

Si, questa foto mi piace proprio.

Antonio