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La festa di San Nicola a Bari, a maggio, non è solo una festa religiosa. Tutt’altro…
Premetto che:
1. si festeggia non il Patrono
2. San Nicola è forse il primo santo “rubato” della storia. Lui se ne stava buono buono in Turchia e noi baresi siamo andati a prenderlo di nascosto. Ma vabbe’…. E infatti! Quello che si festeggia è l’arrivo delle spoglie di San Nicola con la caravella. E la festa, bellissima, e’ tutta sul mare.
Ecco, è una festa popolare che dura due giorni, tutta rivolta da terra verso il mare.
Bari è una bella città che, come dicono i sociologi, volge le spalle al mare. Il piano urbanistico, infatti, ha da sempre quasi schermato il mare costruendo bellissimi palazzi ma senza una vera vita sul litorale. Cosa che, peraltro, e’ molto cambiata negli ultimi anni.
Ad ogni modo, San Nicola riporta tutti sul lungomare e fa rivolgere gli sguardi verso lo skyline della cattedrale, della chiesa di San Nicola, Bari vecchia, che si specchiano sul mare piatto, di notte, e vengono illuminati da meravigliosi fuochi d’artificio. Due giorni di spettacoli pirotecnici (il secondo, si tratta di una gara che sceglierà chi “sparerà” per San Nicola l’anno successivo).
Su lungomare avviene di tutto. Famiglie che si portano sedie e tavoli da casa per passare la nottata ammirando fuochi e mare; innamorati che bevono birra al chiaro di luna; bbq improvvisati dove arrostiscono zampine (salsicce) e ‘gnumerdd (involtini di interiora. Squisiti, tranquilli), palloncini vari, spettacoli delle Frecce Tricolori…
E quest’anno, poi…si è aggiunto il miracolo. Durante i già rumorosi festeggiamenti, verso le 22:30, si alza un ulteriore boato. E improssivamente la città diventa bianca e rossa. La squadra del Bari (anzi, LA Bari, in un inspiegabile, ma in effetti comprensibile, femminile) festeggia con tre giornate di anticipo la promozione in serie A grazie alla sconfitta del Livorno.
E’ il tripudio. Non accadeva da anni. Tutto merito di San Nicola, ovviamente, noto tifoso di calcio (nonostante lo si rappresenti con tre piccole sfere in mano).
Da quel momento in poi i ricordi si fanno abbastanza confusi…tra odori di birra, clacson, trombe, fumogeni, urla “me’!!! fate passare ALLA Gazzetta del Mezzogiorno” alla semplice vista della macchina fotografica…
San Nicola ha fatto la grazia. Grazie San Nicola
🙂
Antonio
PS ecco una breve galleria fotografica di quella sera (fortuna avevo la macchina fotografica con me)
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