Su suggerimento di F, e complice il bel sole, abbiamo preso un treno locale e raggiunto Arashiyama, un’incantevole localita’ a circa 30 minuti da Kyoto.
Consiglio splendido (grazie mille, F).
Il posto e’ proprio sulle pendici delle omonime colline e, sparsi tra i boschi, vi sono numerosi complessi di antichissimi templi. Non solo… E’ stata l’occasione per passeggiare attraverso una maestosa foresta di bambu’.
A pensarci bene, avendo trovato chiuso il negozio di kendo ieri, avrei fatto prima a portarmi a casa un intero fusto per farmi qualche shinai… 🙂
I templi, per la maggior parte antichi luoghi di riferimento zen, sono davvero carichi di storia. Un concetto che a molti di noi occidentali sfugge.
Tralasciando il luogo comune degli americani senza storia, che ritengono (e quindi, in ogni caso, proteggono. Bravi) un edificio di 200 anni, la presunzione di supremazia culturale e’ tipica di molti turisti europei.
Anni e anni di studio e boimbardamento mediatico ci hanno riempito la testa con parole quali impero, culla della civilta’, ecc. E abbiamo perso di vista il fatto che dall’altra parte della Terra non abbiamo assolutamente nulla da insegnare a nessuno (ok, lasciamo perdere per il momento su quanto invece avremmo da imparare).
Ma di questo ne riparleremo al rientro.
Domani sera, 31, seguiremo il consiglio di Alessandra ( il suo blog e’ HTTP://alexfromkyoto.blogspot.com ) e faremo snorkeling sociale nell’antico tempio shinto di Yasaka. Lo abbiamo visto l’altra sera mentre, alla luce di lanterne fioche, stavano allestendo per la festa di domani sera.
Non sara’ una festa nel nostro senso del termine. Ci sara’ un’enorme calca umana che aspettera’ che i monaci facciano rintoccare una grande campana di bronzo per 108 volte.
Sono 108 i vizi o i peccati terreni che si intendono scacciare per l’anno che arriva.
Io ne conoscevo sette…e giá mi sembrano troppi…. 🙂
Vedremo domani.
Ovviamente, poi, vi raccontero’.
A
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