Playlist di e da viaggio

Nelle peregrinazioni brevi e lunghe  porto sempre con me l’ipod ed ascolto un po’ di tutto, ovviamente.
La musica gioca un ruolo fondamentale nei miei viaggi. In tutte le fasi: prima, durante, dopo.
Prima: rientra nel processo di studio del luogo che si visiterà. Cerco informazioni sulla musica, tradizionale e no.
Durante: serve a “sostenere” il viaggio. Amplificare le suggestioni ricevute in movimento. E’ la vera colonna sonora.
Dopo: consolida i ricordi del viaggio.
Quella che vi propongo qui è una playlist aperta. In continuo aggiornamente. Non solo brani che ho ascoltato in viaggio ma, con un pizzico di presunzione, una compilation DA viaggio. L’ascolto in cuffia quando mi va di fare un “giretto” del mondo.
Come vedrete, tocca quasi tutti i continenti.
 
La musica è un miracolo. Davvero un miracolo. E’ incredibile come sette note, in varie permutazioni, possano far viaggiare con la fantasia ed elevare lo spirito così tanto. Ma anche senza arrivare ad inutili considerazioni filosofiche, è magnifico come dei tastini bianchi e neri o degli spaghetti di metallo o pezzetti di legno consentano un tale giro del mondo!
Spero vi piaccia. Buon viaggio!
A

copyright Antonio Amendola

copyright Antonio Amendola

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[ATTENZIONE: i file sono riprodotti grazie a Deezer . Alcuni saranno disponibili tra breve]
—————–
1. Canzone della fine del mondo (Modena City Ramblers). Cominciamo il viaggio in Italia, ma con atmosfere vagamente irlandesi. Ad ogni modo, il pezzo è suggestivo e sa di mare e vento. Si parte.

2. Na bu Mons (Eneida Marta). E siamo tra il Portogallo e l’Africa. Cominciamo ad allontanarci da casa. Lei si chiama Eneida Marta ed è originaria della Guinea Bissau, da cui recentemente si è trasferita in Portogallo. Ha una voce dolcissima ed è considerata tra le rivelazioni africane degli ultimi tempi. Non canta solo in portoghese ma anche in altre lingue tra cui il Mandigua, Fula, Criol e Futa-Fula. Manca solo il bantù! J

3. Pont de Vue (File): Musica Cajun! E’ la musica degli Stati Uniti del Sud Est, originaria della Francia. Fu portata dai primi emigranti. Ed è poi diventata la base del country moderno…

4. Ba’ad El Layali (Amr Diab): Egitto. Questa mi ricorda il Palazzo dei Sensi di Mark a Djerba.

5. Tragovi Souza (Zabranjeno): è un famosissimo gruppo rock serbo, di Sarajevo. Il titolo significa “le lacrime dei ricordi”, o almeno così ricordo. Lo associo al viaggio a Sarajevo ed alle sensazioni forti che mi ha provocato. Uno schiaffo in volto. Ma ottimista.

6. Life is Beautiful (Keb’ Mo’): almeno una americana non poteva mancare. E’ un grande bluesman con la voce bianca. Una volta tanto. Ha uno stile chitarristico molto particolare e questa canzone è l’ottimismo stampato sul pentagramma. Utile da ascoltare quando magari, in viaggio, si è perso un treno o si trovano delle difficoltà. Strappa facilmente un sorriso.

7. Africa (Tukuleur): torniamo in Africa, in Senegal. E’ un gruppo locale che ha rifatto questa cover dei Toto. Solo che…beh, cantata da loro, così, ha molto più senso. No?

8. Tadieu Bone (Ismael Lo): restiamo in Senegal. Lui è considerato il Bob Dylan del Senegal per il suo uso della chitarra acustica ed armonica. A me ricorderà sempre un diluvio serale a Bruxelles. Ero rimasto a piedi e dovevo ad andare ad una cena. Non passava neanche un taxi e si fece tardi. Bagnato fradicio entrai nel primo locale aperto che trovai. Un minuscolo ristorante senegalese con questa canzone. La mia salvezza.

9. Tabidachi – Starting a Journey ( Yoshida Brothers). Un salto in Giappone. Forse avrei dovuto cominciare la playlist con questa canzone. Significa “Iniziare un viaggio”. E’ un duo di giovanissimi giapponesi che hanno ripreso i vecchi strumenti tradizionali adattandoli a sonorità più attuali. Molto molto interessanti. A me, questa canzone evoca una suggestione alpina. Immagino un gruppo di amici che prepara gli zaini prima di iniziare un trekking in alta montagna. Si affacciano alla finestra della baita e guardano la cima. Con questa musica. Lo so, sono un inguaribile romantico.

10. Baba Yetu : è di un gruppo di studenti di Standford che hanno fondato un gruppo “a cappella”, di musica etnica. Ha avuto fortuna come colonna sonora di un famoso videogioco. Secondo me, evoca atmosfere africane. Di danze e canti intorno al fuoco.  

11. il mio bel mix di musica greca, alla quale sarò per sempre attaccato dopo l’esperienza della mai valle incantata a Petrokefalo,Creta:

12. Nedgone Nodegu Un tuffo nella Nuova Caledonia (Pacifico del Sud). Dopo questo lungo viaggio ci vuole…

13. Volona (di Mahaleo): canzone malgascia. Allegra. Rievoca i sorrisi dei bambini di Tanà e le Renault 4 di Nosy Be.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un commento