Giap OVER

31 12 2008

Auguri a tutti dal futuro.

L’anno nuovo ci ha trovati pigiati come sardine nel tempio shintoista di Yasaka.
Un grande complesso, per l’occasione addobbato a festa popolare. Una miriade di bancarelle con i cibi più disparati (dalle banane al cioccolato ai dolcetti glutinosi al the verde- i mei preferiti- dalle mele candite al sake bollente).

Il rituale del visitatore e’ semplice. Si entra con gli amici, si gira, si prega velocemente dinanzi ai tantissimi altari dietro piccoli tori (una sorta di archi stlizzati), si comprano benedizioni e si scrivono preghiere e intenzioni su apposite tavolette di legno che verranno poi poste in appositi bracieri vigilati da monaci attenti.

La polizia regola il fiume umano che si gonfia progressivamente. Il culmine e’ a mezzanotte, quando i monaci cominciano a far rintoccare 108 volte la campana (loro sono leggermente nascosti all’interno di un tempio).

Ovunque ci si trovi, si viene raggiunti se non dal suono sicuramente dalle lunghe e profonde vibrazioni della grande campana. Capisco ora quando dicono che ti entra dentro e ti smuove qualcosa. Impossibile ignorarla…

Tutti cominciano ad accalcarsi sotto quell’altare per lanciare velocemente una monetina, battere due volte le mani e pregare.
Il tutto e’ sempre compostamente regolato dalla polizia e dai monaci addetti alla sicureza.

E’ strano come in Giappone le due religioni principali, shintoismo e buddismo, convivano non solo pacificamente ma con un’interessante osmosi. Moltissimi buddisti, infatti, praticano anche i riti shinto e viceversa. Dicono che una regola i fatti della terra e l’altra quelli dell’aldila’. Vita e morte, traffico e calma, vulcani e giardini zen, bianco e nero, katana e haiku, violenza e meditazione zen.

Questo e’ il Giappone. Un mondo e una cultura perfettamente duale, dove gli estremi non convivono semplicemente. Si toccano.

La mia impressione, quindi, e’ di una continua tensione (positiva). Una ricerca di armonia e di equilibrio.

Ancora una volta, credo di poterla ravvisare e capire nelle mie arti marziali. L’intero bushido e’ informato a questi principi. Forma e sostanza, forza e ritualita’, violenza ed eleganza.

Fateci caso. Non e’ la natura?

A
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Ps bene, il viaggio sta finendo. Un’ultima visita ad un altro tempio prima di salutare F (che ci ha aiutato a decodificare questa cultura). Poi lo shinkansen per Tokyo e il volo attraverso la Siberia.

Speriamo che questa volta vada tutto liscio.
Ancora tanti auguri a tutti quelli che hanno avuto il coraggio e la pazienza di leggermi in questi giorni. Questo blog (e gli altri che lo hanno preceduto) e’ nato per viaggiare tutti insieme.





Giap FOUR

28 12 2008

28 dicembre 2008
sul treno Tokyo-Kyoto

Ho scoperto che non tutti gli shinkansen (i treni iperveloci, altro che le nostre chiacchere) sono uguali. Il più veloce in assoluto e’ il nuovo Nozomi, la cui locomotiva piatta assomiglia al muso di un delfino bianco.

Questo, invece, e’ l’Hikari, un po’ meno veloce ma pur sempre un razzo.

La stazione di Shinagawa e’ pulita, snervantemente ordinata. Anche li’ tutto e’ ordinato, ci sono persino i segni a terra che indicano come fare la fila per salire sulla propria carrozza.
Gli shinkansen si susseguono ininterrottamente. Un via vai di delfini bianchi velocissimi.

Un consiglio, se siete in partenza non arrivate molto prima. Non ce n’è bisogno. Se invece dovete andare a prendere qualcuno, non arrivate un minuto dopo. Spaccano il secondo.

Adesso alla mia sinistra vedo il Pacifico, ma cominciamo a curvare verso l’interno. Il cuore dell’antico Giappone, verso la vera, storica, capitale. Kyoto

A
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Ps purtroppo ho ricevuto solo stanotte l’sms del mio sensei che mi chiede di portare i suoi saluti ad un vecchio sensei nei pressi di Tokyo. Troppo tardi, un vero peccato.

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Pps informazione di servizio per wi-nomads come me. Tokyo ha un’infinita’ di hot spot ma non tanti gratuiti. Se siete nella zona di roppongi, evitate lo starbucks (bello) di midtown. Scegliete, invece, quello nella strada davanti al centro commerciale. Li’ ho sniffato un paio di reti aperte. Come pure, la catena wired cafè offre connessioni wifi gratuite anche in metropolitana
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Ppps
Che bello viaggiare in treno. Guadagnarsi lentamente la meta. Ok ok, e’ uno shinkansen, e allora? 😉





Giap TWO

24 12 2008

26 dicembre 2008
Tokyo, il vecchio quartiere di Asakusa

Ho davanti a me una grande e fumante zuppa di ramen. Intorno, tutti la mangiano/bevono con suoni che a queste longitudini esprimono sincero apprezzamento. Ci provo, ma mi viene da ridere.

Stamattina abbiamo passeggiato nella zona di Ryogoku, il quartiere dei sumotori (i lottatori di sumo) e delle loro accademie. Con un po’ di faccia tosta abbiamo suonato il campanello di una di queste beya. Ci ha aperto un bestione mezzo nudo che si stava allenando. Ci ha concesso di dare un’occhiata.

Per strada, li’ vicino, un altro sumotori si e’ prestato a farsi fotografare con noi. Questa volta era a lui che veniva da ridere
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Natale a Tokyo, Capodanno a Kyoto. Un viaggio-panettone?

21 12 2008

[CON QUESTO POST CONSIGLIO DI ASCOLTARE, BEVENDO UNA TAZZA DI TE’: DREAMS IN TOKYO dei Saycet]

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Giappone. Punto. Il nome stesso evoca qualcosa di grande. ONE. 🙂

Altro giro, altro viaggio. Mi verrebbe da chiamarlo un viaggio-panettone, visto che il titolo potrebbe essere “Natale a Tokyo, Capodanno a Kyoto”.

Partiamo martedì mattina e passeremo, appunto, il Natale a Tokyo e la fine dell’anno a Kyoto. Due lati della stessa medaglia, i due estremi del Giappone. Tokyo, proiettata verso il futuro, piattaforma di sperimentazioni sociali ed architettoniche, città frastornata ed alla ricerca di nuovi valori (lo dico a ragion veduta, essendoci già stato). Kyoto, invece, orgogliosa del suo passato di antica capitale; preservata dalla barbarie della guerra e ancora custode della “tradizione” nipponica.

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Un viaggio che, credo, si presterà a diverse letture e che, in ogni caso, non mancherà di offrire delle piacevoli sorprese.

Ovviamente, non vi libererete facilmente di me. Spero di riuscire  a darvi impressioni di viaggio in tempo reale (mentre la gatta ve ne parlerà, al solito, al rientro).

 

 

Intanto, buon Natale a tutti. Questo nuovo blog è (ri)nato da poco qui su WordPress ed abbiamo cominiciato a conoscervi. Sono stati dei mesi interessanti, di chiacchere serie ed allegre. Di viaggi e di racconti, di foto e di musica.

Così è stato. E così sarà l’anno prossimo.

Auguri a tutti.

Antonio

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