[si ricomincia con un po’ di musica. Ascoltate questa, fidatevi: SALENTO di Rene Aubry]
Tornato alla base. Il Circolo dei Viaggiatori riapre i battenti facendo entrare aria nuova ed un po’ di luce. Un po’ di colpetti sulle poltrone ed una spolveratina qui e lì. Si riattacca la spina dello stereo e si rovista tra le fotografie delle ultime settimane.
Ho riscoperto un pezzetto della mia Puglia. Qualche giorno nella valle incantata dei trulli, nel trullo magico acquistato l’anno scorso. Quotidiani chilometri in moto tra i tratturi imbiancati dalla polvere di un agosto torrido e senza una goccia d’acqua.
Muretti a secco testimoni di una ricchezza di pietra che costringe i contadini a coltivare la terra con minuscoli attrezzi per combattere ed estrarre pietra a pietra.
La consapevolezza del termine “civiltà della pietra” o “umanesimo della pietra” che contraddistingue la valle d’Itria…
Gli scorci della natura e le viste (fotografiche) fugaci di rapidi passaggi umani tra le viuzze di Martina Franca nelle ore più assolate, quasi a voler scappare da un sole che non dava scampo, trasportando pesanti buste tornando dal mercato.
La terra rossa e il cielo blu.
Tramonti mozzafiato e castelli dei templari sugli scogli, affianco alle torri di avvistamento dei saraceni.
Pizzica, taranta e vino bianco. Tarallini e burrate.
Trulli e masserie.
Pietre, pietre, pietre. E umanità dappertutto…
Ho riscoperto la mia Puglia.
Bentrovati
A
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A proposito, vi ricordo che il 9 settembre scadrà il termine per la partecipazione al contest ANDATA E RITORNO. Mi raccomando!
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